A Natale regaliamo…

Natale è la manifestazione di Dio e della sua grande luce in un bambino che è nato per noi. Nato nella stalla di Betlemme, non nei palazzi del re. Quando nel 1223, San Francesco di Assisi celebrò a Greccio il Natale con un bue, un asino e una mangiatoia piena di fieno, si rese visibile una nuova dimensione del mistero del Natale: l’umanità di Gesù. Questo essere umano da parte di Dio, a Francesco si rese evidente nel momento in cui il Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria, fu avvolto in fasce e venne posto in una mangiatoia. Il Figlio di Dio come bambino, come vero figlio di uomo: questo toccò profondamente il cuore del Santo di Assisi, trasformando la fede in amore: “Apparvero a bontà di Dio e il suo amore per gli uomini”.

Nel Bambino della stalla di Betlemme si può, per così dire, toccare Dio e accarezzarlo. Tutto ciò non ha niente di sentimentalismo. Proprio nella nuova esperienza della realtà dell’umanità di Gesù si rivela il grande mistero della fede. Francesco amava Gesù, il bambino, perchè in questo essere bambino gli si rese chiara l’umiltà di Dio. Gesù è nato nella povertà della stalla. Dio si è fatto bisognoso dell’amore di persone umane, in condizione di chiedere il loro, il nostro amore.

E noi cosa regaliamo a Lui? A Natale siamo tutti più buono. Forse. Speriamo di esserlo anche nei giorni seguenti, quando i sentimenti, i viaggi, le vacanze, le cene e i pranzi, saranno un ricordo e i regali magari dimenticati. C’è un pericolo che anche milioni di credenti corrono: lasciarsi sedurre, conquistare, quasi ossessionare dalle “cose di Natale”, dimenticando che il centro di tutta la festa è il Figlio di Dio. Venuto a noi come un bambino indifeso e bisognoso di tutto, da guardare, da contemplare, accogliere. E qui abbiamo il significato profondo del Natale: il dono di Dio a ciascuno di noi, il più bello e il più grande regalo che ci potesse fare.

E come possiamo noi credenti (o quasi) rispondere a questo preziosissimo dono o regalo di Dio? Che cosa gli regaliamo?

  • Regaliamo GIOIA: dimentichiamo le nostre tristezze, difficoltà dovute a situazioni economiche o di malattia, di vario tipo, che ci opprimono.
  • Regaliamo PERDONO: Gesù Bambino è veramente il perdono di Dio all’umanità. Ce n’è bisogno a tutti i livelli, pubblico e privato, in famiglia.
  • Regaliamo TEMPO: quello che abbiamo è un dono di Dio da usare bene e donarlo al prossimo nel nostro lavoro.
  • Regaliamo FIDUCIA e INCORAGGIAMENTO: non solo il bambino, ma ogni persona ne ha bisogno. Per crescere, per lavorare, amare e relazionarsi agli altri.
  • Regaliamo PACE: uno dei titoli del Bambino è “principe della pace” e ci chiede di essere operatori di pace, cominciando dalle piccole cose in famiglia e sul lavoro.
  • Regaliamo AMORE: il dono più grande, più necessario dell’aria che respiriamo. Non dimentichiamo mai che “Dio è amore”. E senza il nostro amore il mondo è più povero, più freddo, più triste.

Regaliamo questi doni per Natale e per il dopo Natale!

Don Giuliano