Gesù viene ad abitare in mezzo a noi

Carissimi, questo Natale ci raggiunge in un periodo nel quale può esserci in noi il timore per il futuro, a causa della guerra e della crisi economico-finanziaria, una crisi di portata globale. Il nostro futuro non possiamo conoscerlo, ma sappiamo che è nelle mani di Dio.

Con Gesù che nasce, rinasce la speranza anche per il futuro che ci attende. L’Avvento ci ha ricordato la meta del cammino: l’incontro definitivo con il Signore che ci vuole con sé.

Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi e non si è stancato di stare con noi. Gesù viene nel silenzio, in punta di piedi. Celebriamo il Natale per ricordarci della sua presenza ogni giorno, nel nascondimento dei cuori, nella sua Parola, nell’Eucarestia e nei più bisognosi.

“Dio, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perchè voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2Cor 8,9)

Il Bambino di Betlemme ci assicura: tu, per me, vali più di tutto ciò che ho, per te sono disposto a lasciare tutto “a non considerare un tesoro geloso l’essere Dio”, perchè tu capisca che ti amo. Rinuncio a tutto, perchè tu mi accolga. Il Ricco si fa povertà, il Forte si fa debolezza. Un Dio che si fa piccolo, che si ritrae. Questo è l’amore: fare spazio all’altro, fino a farsi povero perchè l’altro si arricchisca. Ciò che arricchisce è l’amore. Natale è la festa dell’amore: l’amore di Dio che si fa uomo per noi, l’amore della Madonna che lo accoglie, l’amore di San Giuseppe che si prende cura del bambino. Natale è permettere a Gesù di nascere nel nostro cuore. Questo avviene quando “abbiamo in noi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù”, quando  lo ascoltiamo e cerchiamo di assomigliargli. Se questo avviene, una grande gioia ci invade il cuore. Questa gioia si esprime anche attraverso dei segni esteriori. A Natale ci facciamo i regali, addobbiamo le nostre case con le luminarie, ci sediamo attorno a un tavolo per condividere i pranzi e le cene con i nostri familiari e amici. Tutto questo è la cornice del Natale. La cornice ha senso se c’è il quadro.

Non si appende alle pareti una cornice senza quadro. Il Natale non è autentico, non è vero, se manca il quadro, se manca il contenuto fondamentale: che Cristo nasce nei nostri cuori. Il problema non è scagliarsi contro i regali, le compere, le cene, le luci di Natale. Il problema non è la cornice, ma se questa è vuota. Prepariamo il presepio in ogni casa, affinchè non soltanto la testa, gli orecchi e il cuore, ma anche gli occhi vengano catechizzati.

Vi invito tutti, in questo Natale, a pregare per la pace, a pregare per tutti gli ammalati delle nostre parrocchie e per le famiglie che sono afflitte per la perdita di un loro familiare.

Buon Natale a tutti!

Don Ennio